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Vigilanza Privata: 183 su 800 istituti in regola con la certificazione

Lo stato dell’arte nella certificazione degli Istituti di Vigilanza Privata

Di recente a Milano FederSicurezza ha preso parte all’incontro tra Ministero dell’Interno, Accredia, organismi di certificazione e associazioni di categoria della vigilanza privata, per fare il punto sulle domande e le criticità emerse dalla disciplina sulla certificazione della qualità e della conformità degli istituti di vigilanza privata.

Ad un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM 115/2014, ecco i “numeri” di questa prima fase applicativa:
su 800 istituti di vigilanza privata solo 183 sono in regola con la certificazione di conformità ex Dm 14 giugno 2014, n. 115;
42 sono le centrali operative certificate secondo la “vecchia” norma UNI 11068, mentre solo 7 sono certificate in conformità al nuovo standard europeo UNI EN 50518:2014;
153 i professionisti della security certificati secondo la norma UNI 10459;
gli organismi di certificazione accreditati sono 23, più altri due in corso di accreditamento (dati Accredia). Di questi 23 organismi, 20 sono accreditati per la norma UNI 10891, 12 per la UNI 11068 e EN 50518, e 9 per la UNI 10459.

Una delle criticità più forti emersa durante la riunione ha riguardato l'applicabilità della norma europea sulle centrali operative, per la quale si pensa di avviare in seno agli enti di normazione CEI e UNI i lavori per elaborare una prassi nazionale che funga da linea guida di applicazione soprattutto per alcune specificità nazionali.

Ricordiamo che, nonostante i termini per la presentazione della certificazione al Prefetto competente siano ufficialmente scaduti già il 3 settembre 2015, il Ministero dell’Interno, con Circolare del 13 ottobre 2015, ha ufficialmente comunicato alle Prefetture- Uffici Territoriali del Governo, che l’obbligo di certificazione cui all’art. 7 del Dm 14 giugno 2014, n. 115 può ritenersi assolto mediante la dimostrazione di aver sottoscritto un contratto per l’ottenimento della certificazione con uno degli Organismi di certificazione indipendente iscritti nell’apposito elenco di cui sopra. In ogni caso, andrà verificato che il contratto in questione preveda l’esecuzione dell’audit in tempi ragionevoli, allo scopo di non vanificare la portata delle disposizioni del Dm.

In proposito, FederSicurezza ricorda ai propri associati le convenzioni stipulate con UNITER e AJA Registars Europe, organismi di certificazione indipendenti iscritti nell’elenco presso il Ministero dell’Interno.

Grazie alla partnership con questi organismi, per tutti gli associati FederSicurezza sarà possibile beneficiare di un trattamento economico agevolato: un’opportunità importante per tutti gli istituti in ritardo con il perfezionamento della certificazione in accordo al DM 269/2010 e alle norme UNI, EN e ISO applicabili.

Ricordiamo che lo scopo delle certificazioni di conformità è garantire i requisiti necessari all’ottenimento o mantenimento della licenza prefettizia.

A cura della redazione
Fonte: FederSicurezza

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