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Sicurezza, UNI e A.I.S.S. mappano le attività della vigilanza privata

La nuova prassi di riferimento UNI/PdR 54 offre un quadro generale delle competenze e delle attività svolte dagli operatori della sicurezza privata
L’11 marzo scorso è stata pubblicata la prassi di riferimento UNI/PdR 54, intitolata “Sicurezza privata: Mappatura delle attività degli operatori della vigilanza (sicurezza complementare/sussidiaria), sicurezza ausiliaria, servizi di controllo/stewarding e investigazioni ”.
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI (Ente Italiano di Normazione) e A.I.S.S. (Federazione per la Sicurezza Sussidiaria FederTerziario) fornisce un quadro generale delle attività e degli operatori che lavorano nel settore della sicurezza privata e delle investigazioni.
La nuova prassi di riferimento definisce inoltre i requisiti di conoscenza, abilità e competenza relativi alle diverse figure professionali coinvolte. Nello specifico, l’UNI/PdR 54 classifica gli operatori della sicurezza privata su sei livelli: il titolare o rappresentante legale, il direttore o responsabile servizi, il coordinatore servizi, il capo squadra, l’operatore specializzato e infine l’operatore base. All’interno di questa classificazione confluiscono tutte quelle figure professionali che svolgono attività di vigilanza privata (guardie giurate), di sicurezza ausiliaria, servizio di stewarding (con riferimento al DM 8 agosto 2007) e investigazioni private.
“La prevenzione è il modo migliore per contenere i rischi e rassicurare le persone” ha dichiarato a margine il Presidente UNI, Piero Torretta “Per questo servono professionalità e competenza delle organizzazioni e degli addetti a cui è affidato il compito della vigilanza. La PdR 54 sulla sicurezza complementare/sussidiaria offre una risposta ad un aspetto di grande rilevanza sociale e conferma il ruolo della normazione volontaria e consensuale come strumento di integrazione della legislazione negli ambiti in cui la regolazione non è cogente”.
“Grazie alla PdR 54” ha aggiunto Franco Cecconi, Presidente di A.I.S.S. “sarà possibile aumentare la professionalità degli operatori migliorandone la capacità operativa, con gli strumenti formativi e con le certificazioni di tali capacità”.
 

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