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Il 65% degli italiani vuole la sicurezza privata sul territorio

Secondo un sondaggio di Istituto Pepoli, la metà degli italiani apprezza il lavoro della sicurezza privata: in prevalenza donne e persone tra i 35-54 anni

La sicurezza privata piace agli italiani. È quanto emerso da un recente sondaggio, “La sicurezza secondo gli italiani”, presentato dall’Istituto Piepoli in occasione del convegno “Sicurezza in Italia, tra innovazione e PNRR” organizzato da Sicurtransport il 16 novembre scorso. L’indagine ha evidenziato che il 65% degli italiani ritiene importante che gli addetti della sicurezza privata affianchino le Forze dell’Ordine e i vigili urbani nel controllo del territorio, in particolare dei centri storici e le zone a rischio. Un’opinione prevalentemente diffusa tra le donne (68%) e le persone tra i 35-54 anni, che vivono in maggioranza al Sud (71%) e nelle isole (74%).

Dall’indagine è emerso, inoltre, che il 50% della popolazione apprezza i servizi di sicurezza privata, ritenendoli seri ed affidabili. Anche in questo caso, le percentuali sono più alte nella fascia d’età tra i 35-54 anni, al Sud e nelle isole. Infine, la sicurezza si conferma una priorità per molti gli italiani (15%) al pari di alcune tematiche hot del momento, come sanità, lavoro e ambiente. Nonostante la riduzione di alcuni reati (complice anche la pandemia), gli italiani continuano a percepire la necessità di maggiore sicurezza. Un sentimento che coinvolge, in particolare, le persone che vivono in città, in aree abbandonate e degradate oppure caratterizzate da un’eccessiva movida notturna. Nel corso degli anni, e in più occasioni, infatti, sono stati gli stessi cittadini a pagare di tasca propria i servizi di vigilanza privata.

“Il mondo della sicurezza è cambiato” ha dichiarato Luciano Basile, amministratore delegato della holding del Gruppo Sicurtransport. “Offriamo più servizi tecnologici, abbiamo più ingegneri elettronici ed informatici. La sicurezza, come comparto, può e deve dare una grande mano. In questo senso, la cooperazione tra pubblico e privato è fondamentale, quanto la valorizzazione da parte del Governo di chi si occupa di sicurezza. L’infrastruttura privata esiste: metterla a sistema sarebbe un’operazione rapida, poco costosa e immediatamente efficace”.

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