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CCNL Vigilanza Privata: lavori in corso

Nuovo incontro a Roma tra le Parti Sociali. Per l’associazione di categoria è necessaria una riscrittura coraggiosa del contratto nelle sue parti fondamentali, per un risultato che soddisfi aziende e lavoratori

Procedono come da calendario gli incontri tra le Parti Sociali per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata: nella mattinata di lunedì 7 novembre, infatti, i rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali del settore si sono nuovamente riuniti per individuare – nel 14 dicembre e nel 17 gennaio prossimi – le date per l’avvio “concreto” della trattativa, in cui si entrerà finalmente nel vivo delle discussioni sui singoli istituti e sul rinnovo complessivo del contratto.

In proposito, a conclusione del serrato scambio di vedute che ha interessato l’incontro di ieri, Univ – Unione Nazionale Istituti di Vigilanzaha ribadito la propria volontà di superare il tradizionale concetto di “rinnovo”, puntando piuttosto all’elaborazione di un impianto contrattuale innovativo e quanto più possibile rispondente alle attuali peculiarità del mercato del lavoro. Il tutto, chiaramente, nel rispetto delle esigenze delle risorse umane impiegate, senza tuttavia perdere di vista la necessità di consentire alle aziende del settore di disporre di uno strumento agile e moderno in grado di rispondere in maniera efficace alle mutate esigenze del comparto, della committenza e di tutto il mercato.

Per il Presidente della Commissione Sindacale Claudio Magon, “è necessario che questa tornata contrattuale recepisca, sia pure con grave ritardo, l’assoluta necessità di una riscrittura del contratto nelle sue parti più importanti. Necessità che dovrà essere condivisa non solo con le rappresentanze dei lavoratori ma anche con quella parte delle rappresentanze datoriali che parrebbero – ma spero di sbagliarmi – ancorate a logiche gattopardesche, più interessate a rinnovi light, soprattutto sul versante dell’impegno economico, con poco interesse a trattative realmente innovative. La stipula “coraggiosa” di un nuovo contratto potrebbe rappresentare un’efficace “arma” a vantaggio di tutto il settore, per consentire quella spinta improcrastinabile ad uscire dalla difficile situazione che affligge il mondo della vigilanza privata, con un risultato che soddisfi sia le aziende che le giuste aspettative dei lavoratori”.

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