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Vigilanza privata, riprendono i negoziati per il CCNL

Riprendono le trattative per il rinnovo contrattuale di categoria: sul tavolo, la definizione della sfera applicativa del nuovo CCNL, la classificazione del personale e il salario d’ingresso

Nel mondo della vigilanza privata e dei servizi fiduciari si torna a parlare del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Nei giorni scorsi infatti si sono riuniti i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil e le associazioni datoriali per tornare a discutere di una questione che affanna dal 2015, data di scadenza del vecchio CCNL, circa 70 mila lavoratori e le loro famiglie. In merito all’incontro è stato raggiunto un accordo di massima sulla definizione delle attività che rientrano nella sfera d’applicazione del nuovo contratto.

Nello specifico, vi fanno parte i servizi di vigilanza privata armata e i servizi di sicurezza (nuova denominazione dei servizi fiduciari) che comprendono le attività di stewarding e i servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo nei luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. Il settore delle investigazioni private e dei servizi anti-pirateria a bordo delle navi battenti bandiera italiana non rientrano invece nella sfera applicativa del nuovo CCNL.

Sul tavolo di lavoro sono state esposte anche le questioni riguardanti la classificazione del personale e il salario d’ingresso. In merito al primo tema, i sindacati hanno promulgato la richiesta di disciplinare il settore mediante un sistema unico che abbia come riferimento per ogni livello una declaratoria omogenea e una retribuzione univoca. Per quanto riguarda invece il salario d’ingresso, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di ridurne il periodo di attuazione, da 48 a 36 mesi.

“Il negoziato è apparso costruttivo e ha preso in esame le proposte sindacali” ha dichiarato a margine la Segretaria nazionale della Cisl Aurora Blanca. Nuovi incontri sono stati fissati per il 10, il 22 e il 30 luglio. Gli altri temi di cui discutere riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori, la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa, i permessi e i congedi.

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