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Vigilanza privata, Costanzo: “Incontro positivo con gli operatori della sicurezza privata”

Lo scorso 17 aprile l’On. Jessica Costanzo ha incontrato una delegazione di lavoratori del settore della vigilanza privata per gettare le basi per una “riforma dal basso”
Il 17 aprile si sono riuniti a Montecitorio a Roma una delegazione di operatori del settore della vigilanza privata e alcuni esponenti della Commissione Lavoro del Senato capitanati dalla deputata grillina, l’on. Jessica Costanzo. Nei mesi scorsi, l’On. Costanzo era intervenuta a favore della categoria, esponendo in Parlamento le principali criticità che affliggono il comparto della sicurezza privata. In particolare, l’annoso problema del rinnovo del CCNL, i massacranti turni di lavoro ai quali sono sottoposti gli operatori e la mancata regolarizzazione e qualificazione del settore. Per questi motivi, Costanzo aveva deciso insieme ai suoi colleghi di depositare in Commissione Lavoro un documento contenente le linee guida per una riforma del comparto della vigilanza privata.
A distanza di due mesi si è tenuto il primo incontro allo scopo di  iniziare un percorso congiunto che dia dignità e valore a una categoria di lavoratori che ad oggi gioca un ruolo cruciale per la sicurezza dei cittadini italiani. Al termine del tavolo di lavoro, l’On. Jessica Costanzo ha voluto rilasciare in esclusiva a StopSecret Magazine un breve commento, positivo, in merito all’incontro.
Questo tavolo” ha dichiarato la parlamentare “si è reso necessario per approfondire i temi e le problematiche già sollevate nei mesi scorsi e ad individuare eventuali soluzioni. Erano presenti delegazioni provenienti da più parti del Paese che hanno sottolineato il disagio della categoria. Si è anche raggiunto un importante livello tecnico durante le varie esposizioni e tutti gli intervenuti hanno potuto esprimere i propri dubbi e le proprie considerazioni, cominciando a delineare quella che potrebbe diventare un’importante riforma che viene dal basso, scritta e concretizzata dai lavoratori. Ho ricevuto numerose relazioni che analizzeremo con i colleghi attentamente, al fine di integrarle in un documento che potrebbe essere uno spunto per avviare un iter di riforma. Se questo progetto aumenterà il numero di adesioni e di lavoratori si potrà portare all’attenzione dei ministeri competenti un supporto organico a sostegno della tutela della categoria”.

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