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Smart Home, mercato in crescita del 29%

Nel 2021 il settore della Smart Home ha registrato una crescita del 29%, guidato da elettrodomestici, smart speaker e soluzioni per la sicurezza

Nel 2021 il mercato italiano della Smart Home è cresciuto del 29%, per un valore complessivo di 650 milioni di euro, pari a 11 euro a persona. Tutto questo, nonostante la scarsità di semiconduttori e materie prime che hanno pesato per 75 milioni di euro sulla mancanza di vendite. Sono i dati emersi da una recente ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Nello specifico, l’ascesa del mercato Smart Home è trainata dagli elettrodomestici connessi (per un valore di 135 milioni di euro), dagli smart speaker (130 milioni di euro) e dalle soluzioni per la sicurezza (125 milioni di euro). Dall’indagine, è emerso inoltre che anche i cittadini sono più sensibili nei confronti di questo argomento. Il 74% dei consumatori ne ha sentito parlare almeno una volta. Nel 2020, la percentuale era del 69%, mentre nel 2018 addirittura del 59%. Inoltre, circa la metà degli italiani (46%) ha dichiarato di possedere almeno un oggetto smart (contro il 43% del 2020).

Il 2021 ha visto una forte crescita di tutti i canali di vendita, a partire dalla filiera tradizionale (+40%, con 245 milioni di euro di fatturato complessivo), passando per gli eRetailer (+25%, con 225 milioni di euro) e i retailer multicanale (+29%, con 125 milioni di euro). Gli eRetailer, in particolare, hanno beneficiato dell’incremento degli acquisti online. Viceversa, i retailer multicanale e la filiera tradizionale hanno saputo recuperare, nonostante il calo subito per via delle misure anti covid. Nonostante la crescita, però, il mercato italiano della Smart Home rimane distante dalla media europea. Nel Regno Unito il valore del mercato è di circa 4 miliardi di euro, in Germania di 3,9 miliardi e in Francia di 1,3 miliardi.

“Il consumatore si dimostra sempre più interessato alla possibilità di gestire da remoto gli oggetti smart in casa e di attivare servizi e funzionalità avanzate” ha spiegato Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things. “Il 12% di chi ha dispositivi connessi in casa ha già attivato un servizio aggiuntivo. Soprattutto vigilanza privata, pronto intervento in caso di guasti, servizi cloud per archiviare video e immagini. E in futuro, il 77% di chi desidera oggetti smart è interessato ad attivare nuovi servizi, come analisi dei consumi energetici, installazione, assistenza e manutenzione”.

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