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Sinergia con la vigilanza privata per combattere la criminalità

L’Anticrimine ha inviato ai questori una circolare contenente “le linee strategiche e operative” per contrastare l’infiltrazione della criminalità nella crisi post-emergenza
Spaccio di stupefacenti, furti e rapine: questi sono i reati rilevati dalla Dac (Direzione Centrale Anticrimine) del Ministero dell’Interno che nei giorni scorsi ha inviato una circolare ai questori, sottolineando i rischi di infiltrazione della criminalità nella crisi economica post-pandemia. Nella circolare, firmata dal direttore dell’Anticrimine, Francesco Messina, sono indicate anche le modalità strategiche e operative per contrastare la diffusione del fenomeno.
Messina ha individuato i reati in aumento, come le rapine a farmacie, banche e negozi, che con le nuove restrizioni che limitano i contatti e in relazione alle giacenze di cassa sono più esposti di prima al pericolo. Tuttavia, l’aumento dei reati proviene dalle conseguenze economiche della crisi sanitaria, in particolare nelle aree più sensibili. Estorsione, usura, riciclaggio di denaro, reclutamento di nuove leve: la criminalità sta allungando le mani su quelle fasce della popolazione duramente colpite dalla crisi, come imprese in grave difficoltà e lavoratori precari.
Per contrastare l’infiltrazione della criminalità nelle attività economiche e nella società, il direttore dell’Anticrimine ha definito delle linee guida operative in ottica di prevenzione e controllo del territorio, invitando il ricorso a “tutti gli strumenti tecnologici disponibili”. Nella circolare viene fatto riferimento al Protocollo quadro per la legalità e la sicurezza delle imprese in materia di video allarme antirapina e all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza fissa (videocamere cittadine) e mobile (strumenti di geolocalizzazione nelle volanti), operando in piena sinergia con le pattuglie della vigilanza privata.
Messina ha invitato inoltre le forze di polizia ad “incentivare la collaborazione con i cittadini attraverso nuove modalità realizzative della cosiddetta polizia di prossimità’ e grazie all’app Youpol, “al fine di mantenere inalterato, nonostante le attuali restrizioni, il rapporto fiduciario costruito con la cittadinanza”. Infine, in riferimento ai settori più esposti alle infiltrazioni criminali “dovranno essere intensificati i contatti diretti con le associazioni di categoria operanti sul territorio, per potenziare il monitoraggio dei casi di default economico ed individuare aree sensibili di intervento investigativo”, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese strozzate dalla crisi.

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