IL MAGAZINE DEDICATO ALLE
INVESTIGAZIONI & SCIENZE FORENSI

di:  

Privacy, è vietato filmare il coniuge di nascosto

Secondo la Cassazione, chi lascia un videocamera in casa per riprendere il proprio partner commette reato di interferenza illecita nella vita privata
Improvvisarsi detective e lasciare una microspia accesa in casa per scoprire se il marito o la moglie ti tradisce costituisce reato. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 36109/2018 che prevede il reato di interferenza illecita nella vita privata qualora un coniuge usi, all’insaputa del proprio partner, uno strumento di ripresa visiva o sonora in casa per accertarsi di non essere tradito. Nel caso in cui si verifichi una situazione del genere, il soggetto che ha indebitamente filmato/registrato il proprio compagno/a è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
In sintesi, per non violare la privacy altrui, (nonostante si tratti della propria moglie o del proprio marito e dell’abitazione di famiglia), la legge prescrive che si possa filmare e/o registrare il coniuge solo se la ripresa avviene fuori dai luoghi di privata dimora (propri o altrui ovviamente) e se colui che riprende è anch’egli oggetto della registrazione. Il coniuge che si sente tradito non può quindi lasciare una videocamera accesa in casa, all’insaputa del proprio partner, per spiarlo e andare nel frattempo in ufficio o in qualsiasi altro posto.
La Corte Suprema inoltre ha stabilito che la pena da sei mesi a quattro anni di reclusione spetta anche a chi rivela o diffonde al pubblico, mediante qualsiasi mezzo di informazione, le notizie o le immagini ottenute nei modi appena indicati, salvo che il fatto costituisca più grave reato. La pena va da uno a cinque anni di reclusione se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un servizio pubblico, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o servizio, o da chi esercita abusivamente la professione di investigatore privato.
Al contrario, è lecito invece spiare il proprio partner, all’insaputa di quest’ultimo, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (negozi), in un mezzo pubblico (treno, metro) o in auto. Nonostante tutto  è consigliabile affidarsi ad un professionista, serio e competente, senza doversi inventare detective. Assumere un investigatore privato infatti consente a chi sospetta di essere tradito dal marito o dalla moglie di non incappare in “errori fatali” che potrebbero comportare la violazione della privacy altrui.

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha