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Lavoreremo tutti nel metaverso?

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Lavoreremo tutti nel metaverso?

È difficile prevedere con certezza il futuro, ma è possibile che nei prossimi anni il metaverso diventi una parte sempre più importante della nostra vita, anche lavorativa.

Metaverso e lavoro. Siamo solo agli inizi

Il metaverso è un mondo virtuale in cui le persone possono interagire tra loro e con gli oggetti digitali in modo più coinvolgente di quanto sia attualmente possibile su Internet. Alcuni esperti ritengono che il metaverso potrebbe diventare una nuova piattaforma per il lavoro. Consentirebbe così alle persone di collaborare e comunicare tra loro in modo più efficace oltre i confini geografici.

Tuttavia, è importante notare che lo sviluppo del metaverso è ancora nelle sue fasi iniziali. Ci sono molte sfide tecniche e sociali che devono essere affrontate prima che possa diventare una piattaforma mainstream per il lavoro. Inoltre, non tutti i tipi di lavoro possono essere adatti al metaverso, ed alcune persone potrebbero preferire (continuare a) lavorare in contesti più tradizionali.

Nel complesso, è possibile che il metaverso diventi una parte importante della nostra vita lavorativa in futuro, ma è troppo presto per dire con certezza come si svolgerà.

Metaverso e lavoro. Approfondiamo la questione

Il metaverso è un concetto che esiste da diversi decenni. Ha acquisito maggiore attenzione negli ultimi tempi grazie ai progressi della tecnologia e al crescente interesse per la realtà virtuale e aumentata. Si tratta essenzialmente di uno spazio virtuale condiviso creato dalla convergenza di più mondi virtuali e ambienti di realtà aumentata, che consente agli utenti di interagire tra loro e con gli oggetti digitali in modo continuo e coinvolgente.

Uno dei potenziali vantaggi del metaverso è che potrebbe fornire una nuova piattaforma per il lavoro. Ad esempio, i team remoti potrebbero utilizzare il metaverso per collaborare a progetti, organizzare riunioni virtuali e comunicare tra loro in modo più efficace di quanto non sia attualmente possibile attraverso le videoconferenze e altri strumenti di lavoro a distanza. Il metaverso potrebbe anche fornire nuove opportunità alle aziende per interagire con clienti e committenti in modo più coinvolgente e personalizzato.

Tuttavia, ci sono anche molte sfide che devono essere affrontate prima che il metaverso possa diventare una piattaforma di lavoro mainstream. Queste sfide includono questioni tecniche, come la necessità di tecnologie più avanzate per la realtà virtuale e la realtà aumentata, e questioni sociali, come la necessità di stabilire norme e standard di comportamento nel metaverso.

Inoltre, vale la pena notare che non tutti i tipi di lavoro possono essere adatti al metaverso. Ad esempio, alcuni lavori possono richiedere la presenza fisica e l’interazione con il mondo reale, mentre altri potrebbero non prestarsi bene agli ambienti virtuali. È anche importante considerare i potenziali svantaggi di un eccessivo ricorso al metaverso per il lavoro. Svantaggi come il rischio di isolamento sociale e l’impatto sulla salute mentale.

Nel complesso, sebbene il metaverso abbia il potenziale per diventare una piattaforma importante per il lavoro in futuro, è ancora nelle prime fasi di sviluppo. Ci sono molte sfide da superare prima che diventi una realtà.

Metaverso, l’opinione di un leader digitale come Microsoft

Microsoft, come azienda digitale all’avanguardia, studia le relazioni tra mondo del lavoro e metaverso sin da quando si è iniziato a parlare di quest’ultimo. Nel suo ultimo Work Trend Index, del 2022, l’azienda di Redmond guarda come sempre agli sviluppi del mercato del lavoro, ed a come lavoreremo insieme in futuro. Il lavoro nel metaverso è ancora un fenomeno marginale in questo contesto, secondo le loro ricerche, che attira l’interesse soprattutto dei più giovani.

Nel Work Trend Index 2022, Microsoft si concentra sul lavoro ibrido dopo la pandemia di Coronavirus. L’azienda tecnologica continua a prevedere grandi cambiamenti nel mercato del lavoro, e nel modo in cui le persone definiscono il ruolo e il valore del lavoro nella loro vita. Il “grande rimpasto” è tutt’altro che finito, scrive l’azienda.

La società di ricerche di mercato Edelman Data x Intelligence ha raccolto i dati per il Work Trend Index tra 31.102 dipendenti a tempo pieno o lavoratori autonomi in 31 mercati. In ogni mercato sono stati intervistati almeno 1.000 dipendenti a tempo pieno. I risultati riflettono la media globale.

Modelli di lavoro ibridi in primo piano

Secondo Microsoft, “non si torna indietro” al mondo del lavoro pre-Coronavirus, soprattutto per i dipendenti più giovani della “Gen Z” (nati tra il 1995 e il 2012 circa) e dei “Millennial” (nati tra il 1980 e il 1994 circa). La flessibilità nel lavoro e nella scelta del luogo di lavoro avrebbe la massima priorità. Secondo Microsoft, il modello di lavoro ibrido ha il maggior potenziale per il futuro.

Come potenti tecnologie di telepresenza, VR e AR potrebbero assumere in futuro un ruolo più ampio nel contesto remoto. A scommettere su questo è soprattutto il CEO di MetaMark Zuckerberg, che ritiene più facile trasportare i byte piuttosto che gli atomi, cioè rendere le immagini digitali delle persone in spazi virtuali piuttosto che trasportarle fisicamente in treno, in auto, in aereo o in hyperloop, con un dispendio di risorse.

Chi vuole lavorare nel metaverso

La generazione Z è la più propensa al metaverso

Il possibile futuro del lavoro in telepresenza nel metaverso viene affrontato comunque solo di sfuggita da Microsoft nel Work Trend Index 2022. L’argomento è comunque simile a quello che Zuckerberg predica da anni: attraverso gli avatar, le persone avrebbero la possibilità di sentirsi vicine nello spazio virtuale e di interagire tra loro in modo più naturale, paragonabile alla realtà, spiega Mar Gonzalez Franco, ricercatore di Microsoft.

Le ricerche condotte da Microsoft dimostrano che le persone sono più attive e presenti in un incontro con un avatar rispetto a una chiamata audio, che rispondono meglio al linguaggio del corpo, e che le conversazioni risultano più naturali.

C’è la volontà di utilizzare le tecnologie del metaverso per il lavoro, soprattutto tra i più giovani, con circa il 50% degli intervistati. Circa il 30% degli intervistati non conosce il metaverso o esclude di parteciparvi. Nello specifico:

  • Il 52% dei dipendenti è disposto a utilizzare spazi immersivi nel metaverso per riunioni o attività di gruppo nel prossimo anno.
  • Il 47% dei dipendenti è disposto a presentarsi come avatar nelle riunioni del prossimo anno.
  • Il 51% della Gen Z e il 48% dei Millennial immagina di svolgere parte del proprio lavoro nel metaverso nei prossimi due anni.
  • Il 16% dei dipendenti afferma che non lavorerà mai nel Metaverso.
  • Il 13% dei lavoratori afferma di non conoscere il significato del termine “metaverso”.

Microsoft ha annunciato un aggiornamento VR e AR per Teams nel novembre 2021 e sta collaborando con Meta. Le conferenze di Teams possono essere trasmesse in streaming nelle Workroom VR di Meta. Con Mesh, Microsoft offre anche un’infrastruttura tecnica che collega VR, AR e contenuti 3D e 2D.

Il fondatore di Microsoft ed ex CEO Bill Gates ha previsto alla fine del 2021 che entro la fine del 2023 o del 2024 “la maggior parte delle riunioni virtuali” si svolgeranno nel Metaverso, che definisce come uno spazio 3D con avatar.

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