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Digitalizzazione: 8 imprese su 10 investono solo il 10% del fatturato

Nonostante si continui a parlare di digitalizzazione, l’81% delle imprese italiane investe solo fino al 10% del proprio fatturato in tecnologie digitali. Per il 52% delle aziende, questo gap è di natura culturale, ma l’instabilità politico-economica di certo non aiuta

Digitalizzazione: imprese italiane in ritardo, è una questione culturale

In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare di digitalizzazione e transizione digitale delle imprese. Tuttavia, ben 8 aziende su 10 investono ancora poco in quest’ambito, ossia fino al 10% del proprio fatturato. È quanto emerso da una recente ricerca realizzata da The European House – Ambrosetti e Workday dal titolo “Innovazione e nuovi modelli organizzativi: obiettivi e sfide per i CFO”.

Lo studio ha evidenziato che soltanto l’8% delle imprese italiane ha investito in digitalizzazione oltre il 20% del proprio fatturato. Meno della metà (41%) ha dichiarato di aver investito oltre un milione di euro in innovazione digitale nell’ultimo triennio. Un quarto del campione (25%) ha investito solo fino a 100 mila euro.

I motivi di questo ritardo risiedono per il 52% delle aziende intervistate nella cultura aziendale e per il 48% nella carenza di competenze. Dallo ricerca è emerso, quindi, che il vero limite nell’adozione delle nuove tecnologie digitali non è strettamente legato all’assenza di infrastrutture adeguate, ma a fattori “soft” che riguardano il contesto culturale e il periodo di incertezza economica che stiamo attraversando. Non a caso, le voci “incertezza sul ritorno degli investimenti” e “mancanza di investimenti” hanno guadagnato rispettivamente il 32% e il 30% delle preferenze.

Lo studio ha raccolto anche importanti evidenze riguardo lo stato di adozione delle tecnologie nel mondo imprenditoriale. Tra le tecnologie più utilizzate al primo posto c’è il Cloud (82% dei casi), seguito dalla Business Application (62%) e dalla Cybersecurity (53%). Al quarto posto s’inseriscono Big Data e Intelligenza Artificiale con il 46%, a testimonianza del forte impatto che ha avuto questa tecnologia nell’ultimo periodo.

I 7 driver per costruire l’azienda del futuro

La ricerca ha individuato, inoltre, sette indicatori per le strategie di sviluppo delle organizzazioni che vogliono sfruttare al massimo le potenzialità della trasformazione digitale, ossia: attenzione all’ecosistema esterno inteso come partner e competitor; finance sempre più strategica, integrazione delle metriche ESG, rising risk e cultura del rischio, coinvolgimento delle risorse umane, contaminazione delle competenze e lavoro di squadra, technology mindset.

“La trasformazione digitale rappresenta un insieme di profondi cambiamenti tecnologici, organizzativi, sociali e manageriali che stanno pervadendo tutti gli aspetti della vita sociale” ha commentato Corrado Panzeri, Partner di The European House Ambrosetti e Responsabile dell’Innovation and Technology Hub. “Come tale, la digitalizzazione non si limita alla semplice adozione di nuove tecnologie, bensì abilita la possibilità per i cittadini, per gli ecosistemi business e per la pubblica amministrazione di fruire di servizi innovativi, di vivere nuove esperienze, di poter accedere a grandi quantità di contenuti creando opportunità di contatto impensabili fino a qualche anno fa. La diffusione della digitalizzazione richiede pertanto un’evoluzione in parallelo delle tecnologie, dei modelli organizzativi e del capitale umano per valorizzare appieno gli investimenti che le aziende stanno facendo e per trasferire i benefici dell’innovazione sia agli utenti finali sia al personale delle imprese”.

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