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Adeguamento privacy: il 70% delle aziende europee è in ritardo

A distanza di oltre tre mesi, una ricerca di Talend rivela che solo 3 imprese su 10 in Europa risultano conformi con il nuovo GDPR
Secondo uno studio pubblicato da Talend, compagnia statunitense specializzata in integrazione dati tramite soluzioni cloud, il 70% delle aziende europee non è conforme al GDPR, il nuovo regolamento Ue in materia di privacy. La ricerca, condotta tra il 1° giugno e il 3 settembre 2018, ha coinvolto 103 aziende con sede o operanti in Europa in vari settori, tra cui retail, media, tecnologia, settore pubblico, finance e viaggi. Dai dati raccolti, è emerso che soltanto tre imprese su dieci sono riuscite a fornire agli utenti una copia dei loro dati personali nei tempi necessari. Un numero a dir poco allarmante, che fornisce un quadro piuttosto completo sulla difficoltà delle aziende europee di recepire la nuova direttiva sulla privacy.
Entrando nello specifico, dal punto di vista settoriale, a riportare i dati peggiori è stato il comparto del retail: il 76% delle aziende di vendita al dettaglio risulta ancora non conforme alle linee guida del nuovo GDPR. Non va comunque meglio nemmeno per le imprese con le migliori performance, quelle dei servizi finanziari, dove un’azienda su due risulta inadempiente. Al contrario, Talend rivela che ad essere conformi ai parametri sulla privacy sono verosimilmente le aziende non europee, con un tasso del 50%.
La ricerca si sofferma anche sulla velocità di risposta da parte di quelle aziende che si dimostrano idonee, senza però riportare risultati particolarmente brillanti. Di fatto, il 65% di queste imprese impiega più di 10 giorni per rispondere, mentre il tempo medio complessivo di risposta è di 21 giorni. Soltanto le compagnie tecnologiche risultano efficienti, con un tempo medio di risposta di un solo giorno. Il dato rivela altresì che la famigliarità di un’azienda con la tecnologia incide molto sui risultati conseguiti finora.
“Il GDPR richiede analisi sui dati aziendali e sulla governance” ha osservato  Penny Jones, research director di 451 Research “Mentre molte aziende comprendono l’importanza del regolamento, molte altre non stanno ancora mettendo in atto le soluzioni necessarie per gestire correttamente i propri dati in termini di tecnologie e processi”. “Il regolamento europeo è un’opportunità per fidelizzare i clienti” ha aggiunto Jean-Michel Franco, senior director Data Governance Products di Talend “Nell’era digitale è strategico per le aziende avere una visione a 360 gradi dei propri utenti. Le aziende devono garantire che i dati siano consolidati e archiviati in modo trasparente e condivisibile”.

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